Dopo la guida su Londra, non poteva mancare quella riguardante Parigi! Probabilmente se non sicuramente, su internet ce ne sono a bizzeffe: in fin dei conti è una delle mete più ambite per week end, vacanze, gite… Io ci sono stata questa estate (2010) e finalmente ho potuto vedere dal vivo questa tanto raccontata e amata città!
Riporterò il mio itinerario di visita, escludendo però l’hotel: non mi sento di consigliarlo così come ho fatto invece per il caso di Londra; c’è da dire però la posizione dell’albergo in cui ho pernottato era ottima: a 100 metri dalla metro Bastille e attorniato da tantissimi ristorantini (non turistici).
Sono arrivata a Parigi da Londra (ho infatti “attaccato” le due vacanze) e ho preso il famoso Eurostar, il treno che percorre il tunnel della Manica (sarebbe meglio dire sotto La Manica!). Sicuramente vi potrebbero venire diverse domande dettate dalla curiosità per cui cerco di prevederle in qualche modo e rispondervi!
A Londra vi è proprio una stazione dedicata alla partenza di questi treni, una stazione nuovissima: fino a qualche anno fa infatti l’Eurostar partiva da Waterloo, adesso invece è stato edificato il moderno scalo di London St. Pancras, posizionata più a nord rispetto la vecchia stazione. Il nuovo terminal contiene al suo interno tantissimi negozi e bar (qui ho mangiato il mio ultimo brownie da Starbucks!) in cui impiegare il tempo restante prima del check in. Ebbene sì, l’imbarco per il treno funziona proprio come in un aeroporto, con l’unica differenza che il check in è automatico: ci sono dei tornelli in cui ogni passeggero deve inserire il proprio biglietto e il tornello legge e verifica la correttezza dei dati. Superato questo, si passa ai controlli scrupolosi al metal detector e poi ai controlli dei documenti di identità.
Varcata l’ultimo controllo, si entra in un grande lounge, una sala di aspetto insomma, piena di divani comodissimi (sul serio!) e di altri bar: qui si deve attendere l’annuncio del treno e l’indicazione del binario. Per raggiungere il treno non ci si può sbagliare: la sala di aspetto dispone di una serie di porte a vetro dietro le quali scorrono delle scale mobili che conducono direttamente sulla banchina al lato del treno: basta leggere il tabellone luminoso per individuare la propria uscita.
Le scale mobili dunque conducono direttamente al treno; sulla banchina sono inoltre segnati i numeri delle carrozze: in questo modo sarà più facile individuare la propria assegnata. L’interno del treno è tale e quale ai nostri treni alta velocità, soltanto sulle tonalità del marrone!
Il tragitto Londra- Parigi è di circa due ore, di cui 20 minuti dentro il famoso tunnel: prima di entrare il treno si ferma in attesa dell’ok e poi si introduce in una galleria. Da questo momento in poi non si vede né sente nulla, non ci si accorge di essere sotto al mare: credo soltanto di aver sentito un po’ più di freddo!
La stazione di arrivo di Parigi è la Gare du Nord, comodamente servita dalle linee della metropolitana 4, 5, 13, B. Come ormai in ogni stazione, anche qui potete trovare i distributori automatici dei biglietti: unica pecca molto molto fastidiosa: non ho trovato nessuna scala mobile per raggiungere il treno!
E ora parliamo un po’ della città di Parigi! Per girare utilizzando i mezzi pubblici, ho fatto un carnet di tre giorni per le zone 1-2 spendendo 20 euro: ho potuto usare la metro senza limiti anche se personalmente ho notato che Parigi è girabile a piedi senza problemi! Anzi, è un modo in più per poter scoprire nuovi angoli della città!
Da brava turista, mi ero munita di guide in modo da selezionare il maggior numero di cose da vedere!
1° giorno: arrivo a Parigi attorno l’ora di pranzo, per cui tra l’arrivo in hotel, spostamenti vari, rimane poco tempo per la visita, ma noncurante di ciò, con la metro sono arrivata alla fermata Musee du Louvre: la stazione della metro ospita anche un centro commerciale! Da qui, spostandomi a piedi, ho raggiunto:
l’Opera: purtroppo la visita all’interno non era al momento consentita, per cui mi sono limitata ad una panoramica esterna. L’architettura è maestosa, indubbiamente, peccato però per il cielo grigio e a tratti piovigginante!
Le Gallerie Lafayette: immancabile una curiosata all’interno i famosi grandi magazzini! Mia mamma li ricordava con grande stupore (sarà perché li aveva vista per la prima volta quando lei aveva più o meno la mia età…) ma una volta entrati…ho avuto l’impressione di trovarmi dentro la Rinascente di Milano! A parte la cupolona e le balconate che si affacciano tutte all’interno…non credo ci siano molti motivi per perderci più di 10 minuti all’interno! Ah, una nota molta simpatica: distributori gratuiti di acqua ad ogni piano!
La chiesa della Maddalena: è una chiesa in stile neoclassico edificata nel 1794, che ricorda un tempio greco. L’interno però è totalmente differente dall’esterno: vi è un ampia navata con tre cupole che non sono visibili dall’esterno. Vale la pena sostare sulle gradinate e guardare di fronte a sé: si può infatti vedere uno scorcio della enorme Place de la Concorde. Consiglio di girare attorno la chiesa: proprio sul lato sinistro troverete dei bagni pubblici: scendete le scalette e date un’occhiata all’interno, ammirando le decorazioni in mosaico. Attorno invece ha luogo abitualmente un mercato di fiori, molto colorato. Sulla piazza si affacciano diversi negozi gastronomici, costosi certamente, ma dalle vetrine ben curate e ricchi di cibarie particolari e sfiziose.
Place de la Concorde: primo assaggio di questa gigantesca piazza: purtroppo il tempo in quel momento aveva deciso di non accompagnarci più, così dopo una veloce panoramica, abbiamo deciso di rientrare in hotel.
Abbiamo cenato in un ristorante- bar molto carino, sotto i portici della Place des Vosges, una piacevole scoperta, un tranquillo rifugio lontano dai luoghi prettamente turistici. Il bistrot è il Caffè Hugo, locale semplice, pieno di gente che sorseggiava un bicchiere di vino: buona l’insalata con miele, mandorle e caprino!
2° giorno:
Dopo una dormita ristoratrice una colazione non proprio soddisfacente, grazie ad un cielo bellissimo, decidiamo di andare a visitare la Tour Eiffel, seguita dalla cattedral di Notre Dame e da Montmartre.
Tour Eiffel: raggiungiamo il famosissimo monumento grazie alla metropolitana grazie alla vicina fermata Ecole Militaire. Percorriamo a piedi un grande vialone residenziale per poi immetterci nei giardini antistanti la Tour: il Parc du Champs de Mars. Vi consiglio una passeggiata in questi giardini, grandi, verdi, dove i parigini vanno a correre o portano i cani a passeggio. Ma eccoci sotto la Tour Eiffel: è enorme, sovrasta tutto e tutti, si ha la sensazione di essere una nullità in confronto! Con molta pazienza ci accodiamo per effettuare la salita fino all’ultimo livello: dopo circa un’ora di coda, entriamo nell’ascensore che ci porta al primo piano, facciamo il giro panoramico e le foto di rito, e poi prendiamo il secondo ascensore, che impiega davvero tanto tempo per portarci sulla sommità della torre! Ma la vista dell’alto è ripagante di ogni attesa: le foto credo non rendano giustizia, è stupendo vedere l’intera città, piccolissima, riconoscendo i monumenti più famosi, vedendo la senna che si snoda per Parigi…provare per credere!
Notre Dame: raggiungiamo la zona adiacente la chiesa con la metropolitana, scendendo alla fermata Hotel de ville. Qui si apre la piazza del comune di Parigi: un edificio imponente, chiaro con i tipici tetti blu affiancato da una fontana e da una curata aiuola. Sulla sinistra del comune si snoda la Senna: oltrepassando il ponte si arriva direttamente al lato di Notre Dame. Obbligatoria è una visita all’interno e se il tempo lo permette, anche una visita sulle guglie. Girate attorno la chiesa così da vedere anche il retro con i suoi giardinetti. Sul lato sinistro della chiesa, per intenderci sull’altra sponda della Senna, vi è il turistico e affollatissimo quartiere di Saint Germain dove però potrete gustare un ottima crepe salata!
Montmartre: riprendiamo la metropolitana direzione Montmarte. Scendiamo ad Abbesses, una graziosa piazzetta ricca di alberi e qui, con l’aiuto della cartina alla mano, ci dirigiamo verso la funicolare percorrendo delle stradine in salita, piene di negozietti originali e colorati. Raggiungiamo la funicolare, saliamo su giusto per lo sfizio di provarla: non è necessario prenderla per raggiungere la chiesa, anzi, vi fa perdere più tempo! Usciti dalla funicolare ci troviamo davanti la chiesa di Montmartre: una bianca scalinata, dove degli artisti di strada intrattengono i turisti, conduce all’ingresso. Prima di entrare però è bene soffermarsi per ammirare l’esterno della chiesa: io ho beccato un bel cielo azzurro che creava un contrasto netto con il bianco dell’edificio, una nitidezza di forme e colori ineguagliabile. L’interno personalmente non mi ha “detto un granchè”: sarà che io preferisco ammirare gli esterni e le facciate, le geometrie e i colori in contrasto con il cielo e gli edifici circostanti.
Terminata la visita della chiesa, fate una passeggiata per i vicoli più caratteristici di Parigi: un dedalo di pittori che espongono le proprie tele, musicisti e suonatori che imprimono un atmosfera magica.
3° giorno:
Il terzo giorno è stato dedicato al Louvre: non è necessario acquistare i biglietti di ingresso con anticipo, se si vuole evitare la coda nella biglietteria principale, sotto la metro vi sono dei rivenditori ufficiali. Gli studenti minori di 26 anni (se non erro) entrano gratuitamente. Come entrate vi sarà data una guida indicante piano per piano le opere principali da vedere: ricordo innanzitutto la Monnalisa e la Vergine delle Rocce di Leonardo, la Nike, Amore e Psiche, lo Schiavo Morente. Ma se esplorate con molta pazienza e molta resistenza, ogni piano, rimarrete affascinati dalla quantità di opere (dipinti, sculture) che vi sono conservati: intere sale di soli artisti italiani! (Il Louvre merita una visita, nonostante l’enorme quantità di turisti che impediscono la visita tranquillamente).
Uscendo dal museo, passerete sotto la nota piramide per poi uscire “allo scoperto”: fate un giro della grande piazza per osservare l’architettura del museo e noterete il famoso arco del carosello!
Champs Elysees e Arco di trionfo: da Place de la Concorde incamminatevi lungo gli Champs Elysees, un vialone alberato, largo, ampio e ricco di negozi per chi non rinuncia ad un po’ di shopping! Arriverete all’Arco di trionfo: peccato però che passino auto e pullman di continuo!
Bateau mouche: immancabile il giro in battello, freddo o caldo che sia il tempo! Vedere Parigi da questa prospettiva è tutta un’altra cosa, sul serio: io apprezzato molto di più la città dalla Senna che non camminando per le vie parigine. Potrete ammirare tutti i principali monumenti comodamente seduti e ascoltando la guida turistica in tutte le lingue, tranne che l’italiano!
Giardini del Lussemburgo: l’ultima mattina ci siamo incamminati a piedi dalla Bastiglia fino a Notre Dame, all’Opera per poi tornare al punto di partenza. Durante la lunga camminata abbiamo anche avuto modo di visitare i Giardini del Lussemburgo: un’oasi di verde e fiori curati, in cui riposarsi sulle diverse sedie messe a disposizione oppure per chi non conosce stanchezza, correre e mantenersi in forma!
lafede